mercoledì 16 ottobre 2013

#ICI #IMU #TARES #TRISE #TARI #TASI! (ambulanza, presto!)

post in fieri, work in progress



DDL 2013 con unisce vecchia con una specie di 1xmille, alleggerendo su 2012 e smentendo la berlusconata 2013




modello a 3 gambe: TARI (ex TARES), TASI 1xmille propr., TASI 0,1 - 0,3xmille inq - differenza 0,7/0,9 xmille=parte patrimoniale tax


inTRISE le menti di elemenTARI ragionamenti malamente compresi e TASI... ci vuole la settimana enigmistica prima che il fiscalista

IL PIU' BEL MESTIERE DEL MONDO #olivati #fiaip #bergamo #immobiliare #fiaipbergamo

Giuliano Olivati
Riflettori puntati sul XIII Congresso della FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), a Genova da giovedì 17 a sabato 19 ottobre. Eloquente il titolo dell'evento: "L’Agente immobiliare al centro del mercato, al centro della crescita del Paese" Senza entrare nella dialettica interna alla federazione (tipica dei congressi di tutti - o quasi - i partiti, sindacati e associazioni), vediamo quali sono i temi di sfida che la categoria degli agenti immobiliari si trova davanti in questo momento, e che saranno oggetto di dibattitto congressuale. Meditate popolo del real estate meditate, anche se non siete iscritti alla Fiaip: qui si parla di voi. Sappiamo che vi piacerebbe un pezzo scritto in burosindacalese, invece useremo il linguaggio da bar universale per dire pane al pane e vino al vino. 

1) Il nodo della collaborazione e della condivisione tra agenti immobiliari
E' un vecchio ma sempre attuale tormentone: mentre i soloni dell'economia predicano che "piccolo è brutto", gli agenti immobiliari oggi stan tornando sempre più alla ditta individuale, al piccolo ufficio o negozio quando non al mediatore singolo che lavora da casa. Fa brutto? Volevate le grandi strutture "all'americana"? I grandi "studi associati di professionisti dell'immobiliare" dei quali sento favoleggiare sin dal 1990, anno del mio battesimo nel mattone? Bella o brutta la realtà è più forte delle velleità di industrializzazione del settore, che si è atomizzato sempre più, con la crisi che ha aggravato una tendenza al "luposolitarismo" scritta nel dna della categoria. Soluzioni? Diverse ipotizzabili ma una sola strada maestra: la messa in rete sinergica degli agenti immobiliari indipendenti (e che tali vogliono rimanere), attraverso microreti territoriali di collaborazione e interscambio secondo il modello MLS. Il passo successivo è l'interconnessione delle microreti per creare una "rete di reti" che copra il territorio nazionale.  Ora, ecco che veniamo alla Fiaip e alle associazioni in genere: questo modello di networking presuppone un ambiente basato sulla fiducia reciproca e una cultura della condivisione, un codice deontologico, una commissione vertenze: ma son tutte cose che un'associazione di categoria ha già al suo interno! L'associazione di categoria nasce proprio per fare rete, l'unione fa la forza, solo uniti si vince ecc ecc...la "rete di reti" è la sua declinazione business naturale. Riusciranno i nostri eroi delle associazioni dove le MLS commerciali hanno fallito? Ai posteri l'ardua sentenza: qualcuno dice che volere è potere.

2) L'informazione immobiliare è mia, e me la gestisco io
Altro colossale tema tra cultura e business è la gestione dell'informazione sul mercato immobiliare. Tutti sanno che se vuoi sapere quali immobili sono in vendita devi conoscere le offerte delle agenzie immobiliari, e se vuoi conoscere i veri valori di mercato li devi chiedere agli agenti immobiliari. Eppure oggi i portaloni si pongono come mediatori dei mediatori, interponendosi tra le agenzie immobiliari e il consumatore finale. Nell'immaginario televisivo sono i portali che ti trovano casa, non le agenzie immobiliari che li pagano profumatamente per pubblicizzare gli immobili in portafoglio. Per estensione chi è che la stampa va ad interpellare per conoscere l'andamento di mercato? Proprio i portaloni, che prima si fanno pagare dagli agenti immobiliari per gestire la loro informazione, poi la "rivendono" alla stampa con tanto di pistolotti sul mercato (mentre i portali al massimo potrebbero monitorare la loro quota delle offerte immobiliari, quindi "asking price" che fa libro dei sogni e non "final price" che fa mercato). Riusciranno i nostri eroi delle associazioni a riappropriarsi dell'informazione immobiliare, lato business e lato cultura, per riaffermare la centralità dell'agente immobiliare nel mercato del real estate? Ora o mai più: i social network e il "tubo" dei video (gestiti e fruiti attraverso le app mobili di cellulari e smartphone) consentono di far cultura popolare, spingendo anche portali alternativi gestiti direttamente dalle associazioni, a costo zero per gli associati. Questo è il momento di "mettere i carri in cerchio" (metafora western) per fare fronte comune contro chi ci sfrutta dall'esterno. Chi ci crede veramente vincerà, perché i portaloni hanno i soldi (finché glieli diamo noi) ma noi abbiamo tutto il resto.

3) E' l'Europa che ce lo chiede
Nel silenzio generale e col solito passo felpato di chi detiene il vero potere, la UE ha modificato la direttiva del 2005 sul riconoscimento intracomunitario delle qualifiche professionali e ha introdotto la Tessera professionale europea. L'idea è quella che un agente immobiliare comunitario operi in qualsiasi Paese dell'Unione sfoderando il suo magico tesserino di "professionista europeo". Entro due anni la direttiva dovrà diventare legge degli Stati membri. Riusciranno i nostri eroi delle associazioni a mantenere i requisiti professionali degli agenti immobiliari italiani (che qualcuno dice già minati alla base dalla Direttiva Bolkestein)? Se ci giochiamo bene le nostre carte, ad una prima lettura della nuova direttiva, ce la possiamo fare. Ma fino a quando potremo dire: "non passa lo straniero"? Ricordiamoci la fine che han fatto gli avvocati nostrani con gli "abocados spagnoli" (in realtà italianissimi) bolkesteinizzati...

4) E' l'Europa che ce lo chiede (bis)
Possiamo continuare a cercar di fermare i barbari alle porte di Roma (tanto prima o poi storicamente entrano). Oppure, se non vogliamo arroccarci nella solita difesa corporativa fine a se stessa, possiamo cogliere lo straordinario stimolo all'elevazione professionale derivante dallo Standard europeo UNI EN 15733 "Servizi degli agenti immobiliari", che dev'essere posto alla base della nuova Tessera professionale europea se non vogliamo che la stessa si trasformi in un lasciapassare puramente formale. Lo Standard infatti è così completo nella sua carta servizi e ha un piano di studi e di formazione permanente così ben fatto che il suo rispetto da parte degli agenti immobiliari UE renderebbe superfluo qualsiasi altro pezzo di carta. Ad esempio si potrebbe stabilire che le associazioni certificano le competenze professionali dei professionisti, che se non iscritti devono farsi certificare in base allo Standard europeo (con conseguente aggravio di costi). Così anche i clienti saprebbero di entrare in un'agenzia con competenze settoriali certificate dai sindacati degli agenti immobiliari (specialista residenziale, commerciale ecc), come succede già da decenni negli USA. Certo per cavalcare la tigre europea bisogna leggersi quelle noiosissime mattonate di direttive UE, che noia che barba che noia, ed è così che l'Europa ci frega sempre: noi italiani non amiamo consultare il manuale d'istruzioni della lavatrice, figuriamoci gli atti dell'Europarlamento, e quelli legiferano a nostra insaputa. Ma come diceva un filosofo moderno, "non è mai troppo tardi".

5) Conclusione: il più bel mestiere del mondo
Sì avete capito bene, è proprio quello di agente immobiliare. Solo che i primi che devono tornare a credere in questo mestiere, anzi in quella che è diventata una sempre più difficile professione, sono proprio gli agenti immobiliari. E anche qui, solo le associazioni come Fiaip possono ri-creare quello spirito di corpo, l'entusiasmo e la passione che la crisi fatalmente ha smorzato. Un famoso ex Presidente del Consiglio disse una volta che "la crisi è un fatto psicologico". Chi gli subentrò a Palazzo Chigi (e sembrava tanto diverso), un giorno dichiarò che "la ripresa è dentro di noi". Vennero sommersi dalle risate, ma chiediamoci: avevano proprio tutti tutti tutti i torti? O l'aspetto psicologico-morale, quello che un terzo Premier (anch'egli irriso) definì "fare spogliatoio" riveste un'importanza fondamentale, dato che volere è potere? L'unione fa la forza, e solo uniti si vince. Ricordiamocelo sempre, amici della Fiaip. E colleghi agenti immobiliari in genere.


Giuliano Olivati

Presidente Fiaip Bergamo

Aritcolo pubblicato su Quotidiano Immobiliare, 16/10/13

venerdì 4 ottobre 2013

l'#immobiliare non può restare immobile: #fiaip #bergamo lancia il #mobile #marketing

sempre più ci convinciamo che la nuova estensione della mano ma in realtà del cervello sia lo smartphone. in questo mondo "mobile", dove le persone si connettono sempre più via cellulare o tablet, l'agente immobiliare deve esserci, come stava in piazza il vecchio mediatore, del quale noi siamo l'evoluzione in senso professionale. per sempre più persone la realtà passa ormai attraverso un secondo schermo "mobile", e ignorarlo significa perdere il contatto con la gente e i consumatori.

social networks, app per la gestione dell'agenzia immobiliare e per il caricamento della pubblicità dei siti internet e portali, app per le singole agenzie immobiliari che i nostri clienti scaricano sullo smartphone o sul tablet, sms marketing, QR code, mobile landing pages...sembrano cose marziane ma il futuro è già qui, letteralmente nelle nostre mani che stringono il telefonino di ultima generazione. la frontiera futuribile sono gli occhiali per la "realtà aumentata" tipo google glass, che ci permettono di inquadrare una via o un palazzo e ricevere visualmente le info sugli immobili in vendita o affitto nella zona.

di tutto questo si è parlato nel corso "mobile marketing immobiliare" tenuto dal formatore salvatore coddetta nella sede provinciale fiaip bergamo. un'avanguardia di agenti immobiliari professionali 2.0 ha potuto imparare come si sta al passo con la realtà che cambia, comunicando coi clienti attraverso gli strumenti della galassia "mobile". perché in un mondo che cambia alla velocità del pensiero l'immobiliare non può restare immobile.

da sinistra: giuliano olivati. salvatore coddetta

ecco gli agenti immobiliari 2.0

il futuro è qui

coddetta in action